Di Benedetta Vale
Pubblicato per la prima volta nel 1979, il libro “Disegnare con la parte destra del cervello” è il risultato di un fortunato incontro tra arte e neuroscienze. Betty Edwards, insegnante, artista e autrice di questo bestseller a livello mondiale, ha applicato all’insegnamento del disegno gli studi di Roger Sperry sugli emisferi cerebrali. Teorizzando che vi fosse un emisfero sinistro cui si attribuiscono facoltà analitiche e razionali, e uno destro, intuitivo, che fornisce, per così dire “la visione d’insieme”, l’autrice osservò come potesse esserci un diverso utilizzo degli emisferi tra chi riesce a disegnare e chi, invece, non ha l’abilitá di riprodurre la realtà cosí per come la vede: “Nel 1979 ipotizzai che il disegno richiedesse un passaggio cognitivo alla funzione D, ora considerata una potente funzione d’elaborazione parallela, a svantaggio della funzione S, considerata una funzione d’elaborazione consequenziale” (dove per funzione D ed S ci si riferisce alle due facoltá citate, intuitiva e analitica). Betty Edwards, in questo testo, mette in campo un concetto che ribalta la credenza comune per la quale il talento nel disegno è solo una misteriosa abilità innata. Secondo questa prospettiva, chiunque può imparare a disegnare, se solo si sviluppa un nuovo modo di vedere la realtà, se si impara ad avere, per così dire, “occhi nuovi”: “disegnare bene significa vedere nel modo giusto”- scrive l’autrice. Nel testo di cui vi parlo, si leggono le parole di alcuni dgli allievi dei seminari intensivi che la Edwards ha tenuto per diversi anni in America. Tra loro, c’è chi dichiara che, dopo aver studiato e applicato le tecniche proposte dall’autrice, ha iniziato a osservare cose mai notate prima, o di iniziare a vedere bellezza anche laddove prima tutto sembrava grigio e banale. I corsi di Betty Edwards sono stati frequentati dalle figure professionali più disparate, dai chimici agli ingegneri, e tutti hanno dichiarato che, sviluppando, attraverso gli esercizi proposti, l’emisfero destro del cervello, anche il problem solving all’interno di campi ben lontani dall’arte ha ricevuto un notevole impulso. Si tratta di un corso che insegna a pensare e a vedere, prima ancora che a disegnare, attraverso esercizi pratici e illustrati alla portata di tutti. L’emisfero sinistro tende a dominare su quello destro, limitando in maniera del tutto inconsapevole la quantità di risorse disponibili in termini di soluzioni ai problemi, inventiva, creatività , ma soprattutto la quantità e qualità della bellezza percepita intorno a noi. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno, a volte, sono un cambio di prospettiva e uno sguardo rinnovato, capace di percepire cose rimaste a lungo nascoste a causa di un modo di vedere troppo rigido e unilaterale.
