Crescita personale e self-help: una riflessione estesa (e qualche testo consigliato)

Di Benedetta Vale

Con l’avvento delle tendenze New Age, verso la fine del secolo scorso, gli scaffali delle librerie si sono riempiti sempre di più di libri dai titoli scintillanti, che promettono guarigioni immediate dai più umani disagi, successo nei campi più disparati e l’ottenimento di piccole e grandi rivoluzioni personali. Partiamo da un assunto fondamentale: leggere è terapeutico in tutte le sue forme (per approfondire, vedi biblioterapia). Romanzi, saggistica, poesia…ogni forma di lettura ha un potere, determinato da chi scrive il libro e cosa scrive, da chi lo legge e dal suo grado di recettività in quel momento e, infine, dal grado di “affinità” tra il testo e il lettore. Mi piace pensare che i libri più utili per noi “arrivino” come dei suggerimenti attraverso le vie più disparate…ma non mi dilungherò sulle mie fatalistiche credenze. Torniamo ai libri di crescita personale/self-help: ne sono pieni gli scaffali di ogni libreria, e personalmente su di me hanno sempre destato tanta curiosità quanta diffidenza per via delle loro copertine accattivanti che sembrano volerti convincere a tutti i costi a credere alle loro promesse. Ma mi son detta “mai giudicare un libro dalla copertina”, così ho deciso di leggerne qualcuno per capire se potessero essere effettivamente efficaci come promettono. Per fare un’anteprima della risposta, direi: dipende. Dipende ovviamente dall’autore, dalla “consistenza” e affidabilità dei suoi contenuti, dal suo modo di scrivere e da tutte quelle variabili che poche righe fa ho associato ad ogni genere di libro. Per questo specifico caso aggiungo un fattore fondamentale: la soggettiva predisposizione al cambiamento da parte del lettore. Questi libri sono paragonabili a dei semi (che possono essere “buoni” o “cattivi”; o meglio “adatti” o “inadatti” a noi, per essere più precisi) e per fare germogliare un seme è necessario che la terra sia pronta ad accoglierli e che ci siano le condizioni giuste. Come prima regola per affrontare la lettura di uno di questi libri, direi: non aprire nemmeno la prima pagina se dentro di te non hai il desiderio lasciare andare qualche parte di te che che ostacola la tua crescita per lasciare spazio al nuovo. Emergerebbero solo resistenze mascherate da noia o rifiuto (sono gli strumenti attraverso cui, spesso, la personalità si difende dal cambiamento; al nostro cervello piace l’autoconservazione, la comfort-zone, ci dice che sta bene così, quando sappiamo benissimo che non è vero). Se senti dentro di te quella cedevolezza necessaria ad un percorso di cambiamento, puoi avvicinarti a questo mondo. Inutile dire che non è tutto oro quello che luccica, ma credo che ogni libro abbia il potere insito di innescare un cambiamento; mentre un romanzo lo innesca con una sorta di “rispecchiamento” nelle storie e nei personaggi, i libri di crescita personale lo fanno attraverso suggerimenti pratici. Una questione di mera forma, da un certo punto di vista. Inoltre, all’interno di questo macro-genere, ci sono tipi di testi molto diversi tra loro, e non è possibile nè utile dare alcun giudizio…giudicheresti mai un genere per intero? Certo che no! Potresti dirmi, piuttosto, che ami le poesie di Whitman, ma non impazzisci per quelle di Alda Merini (esempio casuale, personalmente apprezzo entrambi).

Ricapitolando:

-Se desideri avere degli spunti su come migliorare la tua vita, avere maggiore consapevolezza della tua gestione del tempo e delle tue abitudini;

-Se vuoi innescare un dialogo con te stesso per ridefinire desideri e obiettivi o intensificare l’autoascolto;

-Se sei armato di un forte senso critico (indispensabile per “selezionare” ciò che può esserti utile) unito ad una buona e propositiva apertura al cambiamento;

-Se sei pronto ad incontrare i tuoi limiti, paure e “mostri” con cui probabilmente entrerai in contatto;

-Se non hai alcun pregiudizio su ciò che andrai a leggere (quest’ultimo punto vale per qualsiasi libro, o forse per qualsiasi cosa). Non avere nessun pregiudizio potrebbe essere una pretesa irrealizzabile, ma riflettere sui pregiudizi prima di approcciarsi alla lettura mi sembra un buon compromesso;

Se hai barrato tutte quattro le caselle, scorri la photogallery in cui ti suggerisco una selezione di libri che hanno contribuito concretamente e positivamente alla mia crescita. Essi contengono dei messaggi che, con la giusta predisposizione, possono davvero far germogliare tanti fiori dentro di noi dove fino a poco prima c’erano solo semi. Non si tratta di libri che ti consigliano di alzarti alle cinque del mattino, di diventare iper-produttivo come se fossi una macchina o di diventate perfetto e artificiale ma, al contrario, di testi che possono incanalare l’evoluzione personale verso una ritrovata autenticità. Aspetto di sentire la vostra esperienza a riguardo, lasciate un commento!

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