Di Benedetta Vale
Lo scorso 4 Marzo ricorreva il 78esimo anniversario della nascita del grande Lucio Dalla. Cantautore, musicista e attore, nasce a Bologna il 4 Marzo del 1943. Trasferitosi nel Collegio Vescovile Pio X di Treviso dopo la morte del padre avvenuta nel 1950, lì si avvicina al mondo della musica e impara a suonare la fisarmonica. Il piccolo Lucio dimostrerà fin subito talento musicale e genio creativo; collezionando insuccessi scolastici, diviene invece sempre più chiaro quale fosse il suo vero talento. Una volta tornato, da adolescente, a Bologna, inizia la sua formazione jazz. Intraprende lo studio del clarinetto da autodidatta per poi entrare a far parte del complesso jazz bolognese Rheno Dixieland Band, di cui faceva parte anche il regista Pupi Avati, il quale, sentitosi oscurato dal crescente talento di Dalla, abbandona presto il gruppo per trovare poi la sua strada nel mondo del cinema. Decisivo sarà l’incontro con Gino Paoli nel 1963, che lo convincerà a intraprendere la carriera da solista. Il primo 45 giri arriva nel 1964, alla sola età di 21 anni. L’inizio della carriera, racconta Paoli, è un fiasco: Lucio, ogni sera, riceve fischi e pomodori; egli comunque dimostra perseveranza e non si lascia abbattere dai primi insuccessi. A sancire l’inizio della sua fortuna musicale è il brano “4 Marzo 1943“, con il quale si classifica terzo al Festival di Sanremo nel 1971. È durante gli anni ’70 che Dalla compone i suoi più grandi successi, i quali entreranno a far parte del patrimonio musicale italiano e segnano il suo esordio come cantautore: è il periodo di brani quali “Caro amico ti scrivo“, la più intima “Quale allegria“, “Come è profondo il mare“, che parla del potere e delle sue ripercussioni sulla libertà di pensiero, o ancora la sorprendente nonchè unica nel suo genere, “Disperato erotico stomp“. Seguiranno poi le collaborazioni con Francesco De Gregori, e più tardi, nel 1981, la nascita degli Stadio. Nello stesso periodo l’attore e regista Carlo Verdone gli dedicherà il film “Borotalco“, la cui colonna sonora, “Grande figlio di puttana“, viene scritta da Lucio Dalla, Gaetano Curreri e Giovanni Pezzoli. Il successo mondiale arriva grazie al suo brano “Caruso“, che racconta gli ultimi giorni di vita del tenore Enrico Caruso. Negli anni ’90, il singolo “Attenti al lupo“, scritto da Ron, vende 1500000 copie, divenendo uno dei singoli più venduti di sempre. L’ultima raccolta pubblicata in vita dal Cantautore sarà “Questo è amore” (2011), che contiene il famoso brano “Tu non mi basti mai“, che verrà interpretata anche da Ron. Lucio Dalla si spegne in Svizzera nel 2012, stroncato da un infarto, dopo essersi esibito al Montreux Jazz Festival la sera precedente. Dalla ci ha lasciato un patrimonio musicale, culturale e artistico enorme; con la sua sensibilità e la sua eccentricità, la sua musica rappresenta un unicum nel patrimonio artistico musicale nazionale e internazionale. Oggi, a Bologna, è possibile visitare la sua abitazione al civico 15 di Via d’Azeglio e il Teatro del Navile, fondato dallo stesso Dalla con Nino Campisi, dove ancora oggi è possibile assistere a rappresentazioni teatrali.
Ecco a voi alcune curiosità sui più grandi successi del cantautore bolognese:
- Il brano “Piazza Grande” racconta la storia di un senzatetto realmente esistito; la piazza in questione non è però Piazza Maggiore, bensì la più piccola Piazza Cavour;
- “4 Marzo 1943” non è il titolo originale di questo singolo; viene sottoposto alla censura poichè il titolo originale era “Gesubambino”(scritto proprio così);
- “Futura” non viene inizialmente concepita come brano musicale, bensì come sceneggiatura per un film;
- “Cara“, il cui testo è considerato al pari di una poesia, avrebbe dovuto chiamarsi “Dialettica dell’immaginario”;
- L’album “Q Disc”, noto come “Telefonami tra vent’anni“, contiene anche una versione strumentale di “You’ve got a friend” di Carole King;
- Nel 1996 gli Articolo 31 pubblicano “L’impresa eccezionale“, brano in cui rivisitano “Disperato erotico stomp“.
Per chi volesse saperne di più sull’intensa vita di Lucio Dalla, lo scorso 23 febbraio è uscita una sua biografia edita Mondadori, scritta dai giornalisti Ernesto Assante e Gino Castaldo.
